Il 26 giugno di quest’anno segna un momento particolarmente significativo. Per la prima volta, il Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi ETS sarà presente in Vaticano insieme a tutte le realtà terapeutiche italiane, in un’occasione di memoria, impegno e riflessione sulle nuove sfide legate alle dipendenze.
“Oggi più che mai, la nostra sfida è leggere i bisogni profondi della società, restando fedeli alla missione di accogliere, sostenere e ridare speranza a chi lotta per ritrovare sé stesso”, sottolinea Roberto Mineo, Presidente del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi ETS.
Una data, il 26 giugno, che da sempre rappresenta per noi un momento simbolico, poiché coincide con la Giornata Mondiale contro l’Abuso e il Traffico Illecito di Droga, e che si inserisce pienamente nella nostra storia ultra-quinquennale.
Con la Risoluzione 42/112 del 7 dicembre 1987, fortemente sostenuta da don Mario Picchi, l’Assemblea Generale ha designato il 26 giugno la Giornata Internazionale contro l’Abuso di Droga e il Traffico Illecito di Sostanze Stupefacenti. Questo giorno simbolizza la determinazione globale a rafforzare l’azione e la cooperazione per raggiungere l’obiettivo di una società internazionale libera dall’abuso di droga.
Da anni, in occasione di questa ricorrenza, le nostre comunità terapeutiche interrompono le consuete attività per dedicarsi a un tempo di riflessione e condivisione sul significato profondo della giornata, attraverso incontri e momenti comunitari.
Quest’anno, in occasione del Giubileo della Speranza, vivremo questo momento in un modo del tutto speciale: le nostre comunità si ritroveranno in Vaticano, insieme a tutte le realtà che hanno accolto l’invito del Santo Padre Papa Leone XIV, per celebrare insieme questo segno di speranza e rinnovamento.
In occasione di questo incontro tanto atteso e sentito, i nostri ragazzi hanno voluto esprimere la loro gratitudine e il loro affetto verso il Santo Padre con un gesto semplice ma profondamente significativo. Hanno inciso su un supporto materiale la nostra Filosofia, quella stessa che dal lontano 1971 accompagna ogni giorno la vita della nostra comunità, recitata con devozione da tutti i nostri ospiti.
Non si tratta solo di parole, ma di un vero e proprio stile di vita, che guida i nostri pensieri, le nostre azioni, e soprattutto il modo in cui ci prendiamo cura gli uni degli altri. Questa Filosofia è il cuore pulsante del nostro cammino educativo, spirituale e umano: un faro che illumina la strada della crescita, della condivisione e del rispetto reciproco.
Consegnare questo dono al Santo Padre rappresenta per noi un momento di profonda emozione. È il segno tangibile di un legame spirituale che ci unisce alla Chiesa e alla sua missione universale, e al tempo stesso un modo per condividere con il Papa la nostra testimonianza quotidiana di fede, speranza e amore.