«Oltre all’alcol e alla droga, il rischio per i nostri giovani oggi è rappresentato anche dalle dipendenze tecnologiche: l’uso non adeguato dei social networks e dei giochi on line, specialmente quelli d’azzardo, è una forma forse più sottile di dipendenza, ma non per questo meno problematica e difficile da sradicare. Occorre un’opera forte di prevenzione e con l’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze siamo impegnati per realizzarla nella nostra città». Così l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo, a margine dell’evento ‘Pari e impàri’, parte del progetto ‘Prevenzione giovani e Peer education’ promosso da Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze e CEIS, al quale hanno partecipato oltre 3400 studenti di 15 istituti scolastici della Capitale.
Nella sede CEIS di Via Appia Nuova stamane c’erano oltre 100 studenti degli istituti coinvolti.
Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare e potenziare azioni di informazione e di prevenzione dall’uso di stupefacenti, alcol, tabagismo, malattie sessualmente trasmissibili e dipendenze tecnologiche nella fascia di età 12-24 anni, attraverso il sistema dell’educazione ‘tra pari’: ragazzi delle scuole medie e superiori che sono stati formati trasmettono, a loro volta, valori e notizie utili ai loro compagni di classe.
«Ogni giovane, come ciascuno di noi, ha voglia di fare della propria vita un’opera d’arte. Lavorare con gli adolescenti, perciò, è importante per far capire loro che tutte le dipendenze, non solo quelle legate all’uso di sostanze stupefacenti o all’alcol, non danno l’opportunità di vivere pienamente la propria vita. Per questo, insieme con l’ACT e grazie al contributo del CEIS stiamo portando avanti un progetto che renda i ‘pari’, cioè i coetanei di ragazzi con problemi, testimoni con loro e per loro: un metodo utile ed efficace».
«Le dipendenze vanno affrontate innanzitutto attraverso la prevenzione. Questo vale per quelle tecnologiche, ma anche per le altre. Secondo i dati del CEIS pubblicati oggi, infatti, tre adolescenti su quattro fanno uso di droghe cosiddette ‘leggere’, l’85% dei ragazzi fa uso di alcolici e superalcolici e il 45% di loro ne assume più volte a settimana. Ma, dobbiamo dirlo senza se e senza ma, le droghe, tutte, fanno sempre e comunque male, perché non permettono di vivere la bellezza che ognuno di noi ha dentro sé. Per questo sono importanti progetti che responsabilizzano i giovani a una corretta informazione ed educazione sui temi delle dipendenze, mettendoli in condizione di creare poi una sorta di effetto ‘moltiplicatore’ virtuoso con i loro pari. I giovani, infatti, rappresentano non solo il futuro, ma anche il presente della nostra città», conclude De Palo.
Si è svolto giovedì 23 febbraio 2012, presso il Villaggio della Solidarietà, in via Appia Nuova, l’evento “Pari & Impàri”, la giornata sulla “peer education”, realizzata dal “Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi” in collaborazione con l’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze. All’evento, che ha visto la partecipazione di 12 istituti scolastici di Roma, hanno preso parte, tra gli altri, l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, il Direttore dell’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze, Massimo Canu, il Presidente e il Vice Presidente del Ce.I.S., Roberto Mineo e Patrizia Saraceno.
La giornata rientra nelle attività previste dal progetto “Prevenzione giovani e Peer Education”, finanziato dall’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze e realizzato dal Ce.I.S., che ha l’obiettivo di sviluppare e potenziare azioni di informazione e di prevenzione dall’uso di sostanze stupefacenti, alcol, tabagismo, malattie sessualmente trasmissibili e dipendenze tecnologiche nella fascia di età 12-24 anni, attraverso il sistema dell’educazione “tra pari”: ragazzi delle scuole medie e superiori che sono stati formati trasmettono, a loro volta, valori positivi ai loro compagni di classe.
«Oltre all’alcol e alla droga – ha sottolineato nel corso della giornata l’Assessore De Palo – , il rischio per i nostri giovani, oggi, è rappresentato anche dalle dipendenze tecnologiche: l’uso non adeguato dei social network e dei giochi on line, specialmente quelli d’azzardo, è una forma forse più sottile di dipendenza, ma non per questo meno problematica e difficile da sradicare. Occorre un’opera forte di prevenzione e, con l’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze, siamo impegnati per realizzarla nella nostra città».
«Ogni giovane, come ciascuno di noi, ha voglia di fare della propria vita un’opera d’arte. Lavorare con gli adolescenti, perciò, è importante per far capire loro che tutte le dipendenze, non solo quelle legate all’uso di sostanze stupefacenti o all’alcol, non danno l’opportunità di vivere pienamente la propria vita. Per questo, insieme con l’ACT, e grazie al contributo del Ce.I.S., stiamo portando avanti un progetto che renda i ‘pari’ testimoni con loro e per loro: un metodo utile ed efficace. Le dipendenze vanno affrontate, innanzitutto, attraverso la prevenzione. Sono importanti progetti che responsabilizzano i giovani a una corretta informazione ed educazione sui temi delle dipendenze, mettendoli in condizione di creare, successivamente, una sorta di effetto “moltiplicatore” virtuoso con i loro pari. I giovani, infatti, rappresentano non solo il futuro, ma anche il presente di Roma».