Casa famiglia per nuclei monoparentali in difficoltà
Il Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi ETS è una libera associazione senza fini di lucro costituitasi nel 1971.
Sin dall’inizio ha sviluppato servizi d’unità di strada informale, d’accoglienza e di sensibilizzazione dei giovani, specializzandosi nella cura e trattamento della tossicodipendenza.
Il CeIS promuove attività ed interventi volti a prevenire e contrastare l’esclusione sociale delle persone, con particolare attenzione ai giovani e alla famiglia. Questo perché il Centro ispira la sua attività ai contenuti della solidarietà umana, in particolare ai valori indicati da “Progetto Uomo”, pensiero del suo fondatore don Mario Picchi.
Progetto Uomo è la proposta di porre la persona al centro della storia, affrancata da ogni schiavitù, tesa al rinnovamento, alla ricerca del bene, della libertà e della giustizia. Credere nella persona indipendentemente dalle sue qualità, cultura, livello sociale, potere economico e politico.
Il ruolo sociale che il CeIS don Mario Picchi svolge è in sostanza il recupero e/o il sostegno di quei soggetti che per molteplici ragioni si trovano in condizioni di necessità, curando il loro graduale reinserimento sociale attraverso una mediazione con il mondo delle relazioni familiari, pubbliche e del lavoro.
1.1 L’impegno per le donne
Dal 2005 il CeIS ha cominciato a rivolgere un’attenzione alle donne, sviluppando progetti specifici per loro e i loro bambini.
Inizialmente l’attenzione era rivolta a donne con problemi di dipendenza, si è poi ampliata la sfera di intervento alle donne
vittime di violenza fino ad aprire nel 2012 la prima Casa per la Semi autonomia. Di seguito i principali progetti dedicati alle donne:
- 2001 al 2008 – Regione Lazio – Prevenzione tossicodipendenza madre e bambino
- 2006 al 2011 – Agenzia Capitolina per le tossicodipendenze – Comunità residenziale “Mamma e Baby”
- 2007 al 2009 – Fondazione ISMA – Progetto “Crescere Insieme”, progetto di educazione alla genitorialità e sostegno alle famiglie.
- 2008 – Regione Lazio – Formazione per donne disoccupate oltre i 40 anni
- Dal 2016 gestisce un Centro di Pronta Accoglienza per nuclei monoparentali e donne singole in difficoltà “La Casa”
- Dal 2022 gestisce la Casa per la semi autonomia per donne vittime di violenza ed i loro bambini “Cassia”
- Sempre dal 2022 gestisce il Centro SAI “Villa Francesca”, centro di accoglienza per 16 donne rifugiate con o senza bambini, in collaborazione con il CIR.
- Dal 2012 al 2024 il CeIS ha gestito una Casa per la semi autonomia per donne vittime di violenza con o senza figli
- “Il Giardino dei Ciliegi”, trasformata nel 2025 in casa famiglia per nuclei monoparentali in difficoltà. Attraverso questi interventi, il CeIS si impegna a offrire alle donne percorsi concreti di autonomia, cura e ricostruzione della propria vita, in ambienti protetti, accoglienti e orientati alla dignità della persona.
- Presentazione del servizio
La Casa Famiglia “Il Giardino dei Ciliegi”, precedentemente attiva come casa di semi autonomia per donne vittime di violenza, si configura oggi come un luogo sicuro e accogliente dedicato all’ospitalità di donne con figli provenienti da situazioni di maltrattamento, fragilità o disagio sociale.
L’obiettivo della struttura è offrire accoglienza, protezione e supporto a nuclei monoparentali in condizione di grave indigenza, a donne in situazione di vulnerabilità psicosociale e a rischio di marginalità. La casa famiglia promuove il recupero e la valorizzazione delle risorse personali, incoraggiando ogni ospite a sperimentarsi nel proprio ruolo di donna e madre,
attraverso percorsi orientati all’autonomia e al reinserimento sociale.
L’intervento educativo e assistenziale si fonda sulla relazione di accoglienza incondizionata, mettendo al centro i bisogni specifici di ogni persona attraverso la definizione di un Piano Personalizzato costruito congiuntamente all’équipe multidisciplinare.
Le aree principali di intervento:
- Accompagnamento e supporto concreto: assistenza nella gestione documentale, nell’accesso ai servizi sanitari, nella scolarizzazione dei minori, nella formazione professionale, nella ricerca attiva di lavoro e nel disbrigo delle pratiche legali e amministrative (segretariato sociale).
- Percorso psico-educativo: promozione della responsabilità individuale e delle competenze relazionali attraverso la gestione della convivenza e il rispetto delle regole condivise.
- Sostegno alla genitorialità: percorsi di accompagnamento personalizzati per rafforzare le
- Competenze genitoriali e promuovere un sano sviluppo del legame madre-figlio.
- Tutela dei minori: interventi mirati a garantire il benessere psicofisico, educativo ed emotivo dei bambini, con particolare attenzione alla loro crescita in un ambiente protetto e stimolante.
La Casa Famiglia “Il Giardino dei Ciliegi” si pone dunque come uno spazio protetto ma dinamico, dove ricostruire relazioni, rafforzare identità e accompagnare ogni donna verso un progetto di vita autonomo e sostenibile. E’ una struttura residenziale h24 aperta tutto l’anno. La gestione della Casa Famiglia “Il Giardino dei Ciliegi” è orientata alla creazione di un clima sereno e familiare, nel rispetto delle esigenze individuali di ciascuna ospite e dei suoi figli. L’organizzazione quotidiana prevede modalità operative che stimolano sia l’autonomia personale, sia la partecipazione ad attività comuni, promuovendo un contesto relazionale positivo e di mutuo supporto. La struttura si propone non solo come luogo di accoglienza, ma anche come presidio di prevenzione della separazione madre-figlio, tutelando il superiore interesse del minore e il suo diritto a crescere all’interno della propria famiglia. In tutti i casi in cui sussistano margini di recupero e capacità genitoriale, la casa famiglia interviene per sostenere e rafforzare tali risorse, garantendo la soddisfazione dei bisogni affettivi, educativi e relazionali dei bambini.
Obiettivi
- ascoltare le difficoltà della famiglia;
- facilitare la comunicazione e il dialogo nel nucleo familiare del soggetto dipendente;
- sostenere la famiglia in un percorso di crescita di amore responsabile
- aiutare il nucleo familiare a ridefinirsi con chiarezza nei propri ruoli
- arrivare alla consapevolezza della necessità, del “cambiamento” e del proprio stile di vita;
- incontrare il “territorio” e condividere iniziative per una attenta prevenzione sociale.
Destinatari
La Casa Famiglia “Il Giardino dei Ciliegi” è una struttura a carattere familiare che offre interventi socio-assistenziali ed educativi destinati a donne in condizione di vulnerabilità, con o senza figli, con l’obiettivo di promuovere percorsi di autonomia, cura e reinserimento sociale.
La struttura accoglie:
- Donne con problematiche psicosociali, che necessitano di supporto nella costruzione di un progetto di vita autonomo e nell’inserimento o reinserimento nel contesto sociale e lavorativo;
- Donne in gravidanza, anche con figli minori a carico, prive di un’adeguata rete familiare o di risorse sufficienti per il proprio sostentamento;
- Donne singole e madri con figli minori, che si trovano in difficoltà nell’esercizio delle responsabilità genitoriali, anche in presenza di provvedimenti del Tribunale per i Minorenni;
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Attraverso un approccio educativo centrato sulla relazione e un contesto organizzativo ispirato alla dimensione familiare, la Casa Famiglia si propone come uno spazio protetto, accogliente e abilitante, in cui ogni donna possa essere accompagnata nella valorizzazione delle proprie risorse e nel recupero del proprio ruolo sociale e genitoriale.
Modalità di accesso
La Casa Famiglia “Il Giardino dei Ciliegi” dispone di 8 posti ed è destinata a donne con figli in condizioni di vulnerabilità, segnalate dai Servizi Sociali territoriali.
Il processo di accoglienza prevede le seguenti fasi:
- Segnalazione: l’assistente sociale che ha in carico il nucleo contatta la coordinatrice della struttura per verificare la disponibilità di posti.
- Valutazione interna: la coordinatrice convoca una riunione con l’équipe multidisciplinare per presentare la richiesta, descrivere la situazione del nucleo e proporre un progetto personalizzato di accoglienza.
- Colloquio con l’ospite: in caso di valutazione positiva, si organizza un incontro con la donna segnalata, alla presenza dell’assistente sociale e della coordinatrice,
- per illustrarle la struttura, il funzionamento e le opportunità offerte dal percorso.
- Accoglienza: se la donna accetta il progetto, si definiscono insieme a lei e al servizio inviante le modalità di ingresso e accoglienza, nel rispetto dei tempi e delle necessità specifiche del nucleo.
Metodologia
La Casa Famiglia “Il Giardino dei Ciliegi” adotta un modello di intervento ispirato al “Progetto Uomo” del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi, che riconosce nella persona il centro di ogni azione educativa e riabilitativa. L’obiettivo primario è il riconoscimento della donna come persona portatrice di risorse, potenzialità e capacità da valorizzare e rafforzare all’interno di un percorso di autonomia e consapevolezza.
Tre pilastri dell’approccio metodologico:
- Consapevolezza dei bisogni: attenzione alla storia personale della donna e al suo contesto familiare e relazionale;
- Competenze professionali: presenza di un’équipe formata e costantemente aggiornata, capace di accogliere, sostenere e guidare.
- Flessibilità organizzativa: capacità del servizio di adattarsi ai bisogni emergenti e ai diversi profili delle ospiti, mantenendo coerenza educativa e operativa.
-
Principi metodologici fondamentali:
- Centralità della persona e dei suoi bisogni
- Tutela del minore e promozione del suo benessere
- Lavoro di rete con i servizi territoriali, sanitari e giudiziari
- Valorizzazione e cura degli spazi personali e comuni come parte integrante del percorso educativo
L’équipe pone massima attenzione all’ascolto e alla relazione, favorendo un clima di fiducia che permetta a ogni ospite – sia essa una giovane donna in gravidanza o una madre in difficoltà – di ripensare il proprio progetto di vita, ridefinire le relazioni familiari e riscoprire modalità positive di cura del figlio.
Organizzazione della vita quotidiana
La vita nella Casa Famiglia si fonda su un modello partecipativo che promuove la responsabilità, l’autonomia e la coesione sociale. Le ospiti sono coinvolte attivamente nella gestione degli spazi e della quotidianità, con un’attenzione specifica alle condizioni di vita, al rispetto reciproco e alla condivisione dei compiti.
Ogni ospite è responsabile:
- Della cura della propria stanza e dei propri spazi personali;
- Della pulizia quotidiana degli ambienti comuni, secondo una turnazione condivisa;
- Della preparazione dei pasti, partecipando alla scelta del menù, alla preparazione e al servizio a tavola, sempre sotto la guida dell’équipe educativa.
Queste attività quotidiane non sono solo gesti pratici, ma diventano strumenti educativi attraverso cui sviluppare senso di appartenenza, responsabilità individuale e capacità relazionali, elementi fondamentali per il percorso verso l’autonomia.
Altro
Prestazioni Erogate
La Casa Famiglia “Il Giardino dei Ciliegi” è un servizio gratuito e attivo 365 giorni l’anno, senza interruzioni. Il funzionamento della struttura è pensato per garantire massima accessibilità e prossimità relazionale, attraverso il contatto diretto con le educatrici, disponibili ad accogliere e ascoltare ogni donna con attenzione e competenza. Le educatrici presenti, forti di un’esperienza specifica nelle dinamiche legate alla vulnerabilità femminile, offrono un supporto empatico, professionale e orientato alla costruzione di un percorso personalizzato.
L’organizzazione operativa ha come obiettivo il sostegno dei percorsi socio-assistenziali e di reinserimento sociale delle donne accolte, il supporto educativo e relazionale dei figli eventualmente presenti, e la realizzazione dei Piani Personalizzati, in accordo con i Servizi Sociali territoriali di riferimento.
Attività e interventi previsti
La Casa Famiglia offre una gamma articolata di attività educative, sociali e relazionali, volte a favorire l’autonomia, l’inclusione e il benessere complessivo della donna e del nucleo:
- Accoglienza e inclusione sociale: spazio sicuro e temporaneo per donne gestanti, madri sole e nuclei in difficoltà, con attenzione alla dignità e al rispetto individuale.
- Sviluppo dell’autonomia personale e genitoriale: sostegno alla crescita delle competenze relazionali,
organizzative, affettive e familiari, con particolare attenzione alla tutela del legame madre-figlio.
- Autonomia lavorativa e alloggiativa: orientamento e accompagnamento nella ricerca di opportunità formative, lavorative e abitative sostenibili.
- Inserimento scolastico e formativo: supporto all’accesso e alla continuità educativa dei minori, in collaborazione con scuole e servizi del territorio.
- Benessere psico-fisico e tempo libero: promozione della salute globale attraverso sport, attività ricreative, laboratori e percorsi di cura del sé.
- Spazi di confronto tra donne: momenti guidati di scambio, condivisione e rafforzamento del ruolo materno, anche in ottica di empowerment collettivo.
- Orientamento ai servizi territoriali: facilitazione dell’accesso ai servizi pubblici (sanitari, educativi, sociali, abitativi), attraverso una costante sinergia con la rete locale.
- Promozione della salute integrata: collaborazione con la rete socio-sanitaria per la presa in carico multidisciplinare del nucleo, con azioni mirate al benessere fisico e psicologico.
Consulenze professionali e servizi integrativi a richiesta in accordo con il servizio sociale territoriale:
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- Sostegno psicologico e psicopedagogico
- Supporto legale
- Mediazione culturale e linguistica, nei casi in cui vi siano donne straniere
- Supervisione educativa e consulenza specialistica.
Personale
La struttura si avvale della seguente équipe multidisciplinare:
- Una coordinatrice con esperienza pluriennale
- Educatrici professionali e OSS
Inoltre il servizio si avvale delle seguenti figure professionali a chiamata:
- Mediatrice culturale
- Operatrice materno infantile
- Psicologa
- Esperta legale
Le figure coinvolte sono di genere femminile e con una comprovata esperienza nella relazione d’aiuto.
- Rete territoriale
Per garantire risposte tempestive, integrate ed efficaci ai molteplici bisogni delle donne accolte e dei loro figli, la Casa Famiglia “Il Giardino dei Ciliegi” opera all’interno di una rete articolata di servizi, attivata e coordinata dagli operatori in base ai Piani Personalizzati e alle specifiche necessità di ciascun nucleo.
Questa rete è il risultato di un lavoro capillare svolto nel tempo dal Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi ETS, da sempre impegnato nella lotta all’emarginazione e all’esclusione sociale, attraverso una pluralità di progetti e servizi radicati sul territorio.
La rete di collaborazione è suddivisa in servizi interni (afferenze dirette del CeIS) e risorse esterne territoriali, organizzate per area di intervento, fascia d’età e tipologia di bisogno.
Rete interna CeIS
- Centro Musicale CeIS – Via Attilio Ambrosini, 129
Un centro di socializzazione rivolto a ragazzi dai 10 ai 18 anni, che utilizza la musica come strumento educativo e relazionale, promuovendo espressione personale, ascolto e inclusione.
- CAG “Le Civette” – Via Attilio Ambrosini, 129
Il Centro di Aggregazione Giovanile organizza laboratori creativi di disegno e fotografia, offrendo ai giovani uno spazio sicuro dove esprimersi e sviluppare abilità artistiche e sociali.
- Area Koiné – Via Attilio Ambrosini, 129Servizio di supporto all’inserimento scolastico e sostegno allo studio, gestito da docenti del MIUR in comando presso il CeIS, rivolto ai minori accolti nelle strutture e a bambini e adolescenti in situazione di fragilità.
Rete esterna CeIS
L’azione della Casa Famiglia “Il Giardino dei Ciliegi” si inserisce all’interno di un approccio integrato sviluppato dal Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi ETS, che ha costruito nel tempo una rete articolata di relazioni e collaborazioni istituzionali e territoriali, finalizzate a garantire interventi mirati, efficaci e di qualità.
Il radicamento nel territorio, l’arricchimento culturale derivante dal confronto costante con le istituzioni e le realtà sociali, e la possibilità di ampliare e qualificare l’impatto degli interventi rappresentano i principali risultati di un lavoro sistematico condotto in un’ottica di servizio, sempre rispettosa dei ruoli e delle competenze reciproche.
Collaborazioni istituzionali consolidate
Nel corso degli anni, il CeIS ha sviluppato rapporti strutturati con i principali enti pubblici a livello locale, regionale e nazionale, tra cui:
- Comune di Roma (diversi Dipartimenti e Municipi)
- Regione Lazio
- Ministeri competenti.
- Ministero del Lavoro
- Ministero della Salute
- Ministero dell’Istruzione (MIUR)
- Ministero degli Affari Sociali
- Ministero della Giustizia (Dipartimento per la Giustizia Minorile)
- Convenzioni attive:
- Con il Ministero di Grazia e Giustizia
- Con il Dipartimento Affari Sociali
- Rete dei servizi finanziati dalla Legge 285/97
- Presenza attiva in commissioni comunali, regionali e ministeriali sulle dipendenze e il disagio sociale
- Accreditamento ufficiale:
- Presso il Ministero del Lavoro (Sezione I del Registro) per attività rivolte agli immigrati
- Iscrizione al RUC del Comune di Roma come ente qualificato a lavorare con minori e adulti svantaggiati
- Relazioni con il territorio
- Il CeIS ha costruito nel tempo una rete ampia e dinamica con associazioni, cooperative, enti del terzo settore, scuole, ASL, consultori, servizi sociali territoriali, permettendo una lettura costante dei fenomeni sociali e l’adattamento degli interventi in funzione dei bisogni emergenti.
- Collaborazioni operative specifiche della Casa Famiglia
L’équipe della Casa Famiglia “Il Giardino dei Ciliegi” collabora, tra gli altri, con:
- Servizi sociali municipali e comunali per la presa in carico, il monitoraggio e la definizione dei Piani Personalizzati;
- Servizi sanitari territoriali (ASL, consultori, neuropsichiatria infantile, centri salute mentale) per la cura e tutela della salute fisica e psicologica di donne e minori;
- Scuole e centri educativi per l’inserimento e il sostegno scolastico;
- Forze dell’ordine, Tribunale per i Minorenni, servizi giustizia minorile, nei casi di donne e minori soggetti a tutela giuridica;
- Sportelli antiviolenza, centri di accoglienza e case rifugio, per garantire continuità e sicurezza nei percorsi di uscita dalla violenza;
- Centri per l’impiego, enti di formazione e servizi per il lavoro, per il reinserimento socio-lavorativo.
Nello specifico del servizio, l’équipe collabora, tra gli altri, con
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Rete Istituzionale |
Rete per i minori |
Rete per le donne |
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Servizi Sociali |
CAG Myospazio |
BE FREE |
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Municipio VIII |
CAG Linkiostro |
Consiglio Italiano per i Rifugiati |
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Tavolo di Coordinamento socio-educativo municipio VIII |
CALEIDOS Comunità Solidale |
Agenzia per i diritti |
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Consultorio |
CAG Spazio Memoria |
Salva mamme |
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Centro per la Famiglie Cesare Battisti |
CAG Gioco Lettura |
Mam & Co |
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COL |
Ludoteca LudomagicaBu |
R.E.T.I. |
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CTO |
IC Pincherle |
Assolei |
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Ospedale Pediatrico Bambino Gesù |
IC Poggiali Spizzichino |
Obiettivo Uomo Formazione |
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Ospedale Sant’Eugenio |
CPIA4 |
Telefono Rosa |
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Casetta Rossa |
Programma integra |
- Modalità di allontanamento dal servizio
L’allontanamento di un’ospite dalla Casa Famiglia “Il Giardino dei Ciliegi” rappresenta una misura eccezionale e non auspicabile, adottata esclusivamente in presenza di comportamenti gravi e persistenti, che compromettono il benessere del gruppo, la sicurezza della struttura o l’efficacia del progetto educativo in corso.
Le motivazioni che possono determinare l’allontanamento includono:
- Comportamenti violenti, fisici e/o verbali, nei confronti di altre ospiti, dei figli presenti, delle operatrici o della struttura;
- Uso o abuso di sostanze stupefacenti e/o alcol, incompatibile con il contesto educativo e di tutela;
- Ripetuta e sistematica inosservanza delle regole del programma, nonostante i richiami educativi e il sostegno ricevuto nel percorso.
L’allontanamento, sebbene determinato da motivazioni oggettive, mantiene una valenza educativa: è finalizzato a stimolare una riflessione sulla responsabilità individuale e sul rispetto degli altri e del progetto di accoglienza. La decisione viene comunicata al servizio sociale inviante e formalizzata all’ospite interessata e, con le motivazioni alla base del provvedimento e con l’indicazione – se possibile – di eventuali percorsi alternativi o di RI- orientamento del progetto.
- Gestione delle segnalazioni/reclami
Nel caso in cui l’ospite debba porgere una segnalazione e/o un reclamo, può rivolgersi direttamente all’operatrice di riferimento e successivamente alla coordinatrice del servizio stesso.
I disservizi di tipo strutturale ed organizzativi vengono gestiti dai componenti dell’équipe e risolti attraverso l’intervento di consulenti tecnici.
Ponendo come professionalmente doveroso l’accoglimento di ogni reclamo, sia esso di natura specifica all’intervento o generale alla struttura, viene operata una valutazione per di definire una soluzione più tempestiva possibile.
- Diritto delle ospiti
L’azione educativa e sociale della Casa Famiglia “Il Giardino dei Ciliegi” si fonda su un solido impianto etico e giuridico, che garantisce il rispetto della dignità della persona, la tutela dei diritti fondamentali e la promozione dell’inclusione sociale.
In particolare, il servizio si ispira ai valori e ai principi sanciti nei seguenti documenti e normative:
- Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 10 dicembre 1948), che riconosce l’uguaglianza, la libertà e la dignità di ogni essere umano come fondamento della convivenza civile;
- Legge n. 675/1996 sul diritto alla tutela della privacy, oggi confluita nel Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 196/2003), che garantisce il
- rispetto della riservatezza delle persone accolte e dei dati personali trattati;
- Legge quadro n. 328/2000, che stabilisce i principi generali per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuovendo il diritto alla cittadinanza sociale e all’accesso equo alle risorse;
- Convenzione di Istanbul (Convenzione del Consiglio d’Europa del 2011), ratificata dall’Italia con legge n. 77/2013, che rappresenta lo strumento giuridico fondamentale per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne e della violenza domestica, promuovendo azioni integrate di protezione, sostegno e autonomia.
Questi riferimenti costituiscono la cornice etica e normativa entro cui si sviluppa ogni intervento, assicurando trasparenza, equità, rispetto dei diritti umani e orientamento alla qualità della vita delle persone accolte.
- Valutazione del livello di gradimento del servizio offerto
Al fine di garantire un miglioramento continuo della qualità del servizio e una lettura attenta dell’esperienza vissuta dalle donne accolte, la Casa Famiglia “Il Giardino dei Ciliegi” prevede un sistema di valutazione della soddisfazione delle ospiti.
La rilevazione avviene tramite la somministrazione periodica di questionari anonimi a risposta chiusa, attraverso i quali ogni ospite può esprimere in modo libero e riservato il proprio giudizio in merito a:
- Le attività proposte dalla struttura,
- La qualità della relazione con l’équipe educativa,
- Il livello di benessere percepito durante la permanenza,
- Gli spazi, l’organizzazione e i servizi ricevuti.
I questionari sono predisposti in più lingue, per favorire la massima accessibilità anche alle donne straniere e garantire un monitoraggio il più inclusivo possibile.
Le informazioni raccolte vengono analizzate con l’obiettivo di individuare eventuali criticità, valorizzare i punti di forza e orientare le azioni correttive o di sviluppo, in coerenza con i principi di trasparenza, partecipazione e centralità della persona.
Orari di apertura
Indirizzo
Contatti
Tel. 3666348507
annamaria.benini@ceis.it
Tel. fisso: 065411580
Cellulare del servizio: 3666348497
casafamiglia.giardinociliegi@ceis.it














