Domenica 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il Sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno, la Delegata alle Pari Opportunità Lavinia Mennuni, il Presidente del CeIS don Mario Picchi Roberto Mineo e la Vicepresidente Patrizia Saraceno hanno inaugurato la Casa per la Semi Autonomia “Il giardino dei ciliegi”.
La nuova struttura nasce dall’esigenza di creare accoglienza ed ospitalità per donne sole o con figli minori, in dimissione dai Centri Antiviolenza, al fine di consentire il compimento di un percorso orientato al pieno raggiungimento di una loro autonomia. Il servizio, promosso dalla U.O. Pari opportunità di Roma Capitale e dal CeIS di don Mario Picchi, è volto a tutelare le donne vittime di violenza fisica e/o psicologica, sole e/o con eventuali minori a carico. Queste ultime, dimesse dai Centri Antiviolenza, dopo aver compiuto la prima fase orientata al recupero psicofisico e alla ricostruzione del “Sé”, necessitano infatti di un ulteriore periodo di reinserimento nella società attuale, mirato alla ricerca di un lavoro e di un’abitazione che permetta loro di acquisire l’autonomia necessaria per riprendere a vivere una “vita normale” per sé e per i propri bambini.
L’obiettivo del centro è favorire il graduale reinserimento nel tessuto sociale ed il progressivo raggiungimento di un’autonomia personale, intesa come capacità di accettazione, ma anche di ristrutturazione della propria identità, al fine di riformulare un proprio e, se necessario, diverso progetto di vita. Tale obiettivo viene perseguito soprattutto attraverso azioni di sostegno all’autostima, riqualificazione professionale, inserimento lavorativo e ricerca di soluzioni abitative autonome. La struttura è organizzata come una piccola comunità, dotata di quattro stanze con bagno, in grado di ospitare almeno quattro donne fino ad un massimo di 10 persone, inclusi gli eventuali figli minori (in media 1 o 2 a nucleo), per un periodo compreso tra i 6 e i 12 mesi. Per accedere alla struttura è necessario che sia già progettato l’avvio di un’attività lavorativa e l’inserimento in una struttura per l’infanzia dei minori.