Aumentano in Italia, tra gli studenti delle scuole superiori, i consumi di cannabis e di alcol e le ubriacature: l’allarme, relativo ai primi mesi del 2014, giunge oggi dal Dipartimento politiche antidroga, in contemporanea con i dati della Relazione europea sui consumi di droga dell’Osservatorio di Lisbona, che invece fanno riferimento all’anno 2012. L’aumento dei consumi tra i ragazzi emerge dall’indagine sul consumo di sostanze psicotrope nelle scuole superiori, avviata nel primo semestre 2014 su un campione preliminare di oltre 33.000 studenti intervistati. Il consumo di cannabis nell’ultimo anno riguarda circa 660.000 studenti contro i 620.000 rilevati nel 2013. L’aumento più consistente si osserva tra le studentesse, con quasi 3 punti percentuali in più rispetto all’anno scorso (19,4% contro 16,5%) e soprattutto tra le 17-18-enni; nei maschi l’aumento è meno pronunciato. La frequenza del consumo di cannabis nell’ultimo mese è in lieve diminuzione sia nei maschi che nelle femmine: coloro che dichiarano un consumo quasi quotidiano (20 o più volte in un mese) rappresentano il 21% dei consumatori maschi (22,5% nel 2013) ed il 12,3% delle consumatrici femmine (12,7% nel 2013). A conferma di quanto rilevato mediante questionari, i risultati delle analisi condotte dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano su campioni di acque reflue relativi ad alcuni istituti scolastici nelle città di Torino, Roma e Verona. Nella città di Verona si osservano i maggiori consumi e incrementi (11,7 dosi giornaliere di cannabis ogni 1.000 abitanti nel 2013 contro 7,3 nel 2012), a seguire Torino (3,8 contro 1,8) e Roma (2,4 contro 0,4). La presenza di ketamina, droga ancora poco utilizzata ma emergente, è stata riscontrata nelle acque reflue di tutte le città monitorate, con quantità che aumentano complessivamente da 1,75 mg giornalieri ogni 1000 abitanti del 2011 a 3,74 mg giornalieri nel 2013: in quest’ultimo anno i quantitativi maggiori sono stati riscontrati in particolare a Firenze, Torino e Bologna, Milano e Roma. Nel 2013 un’altra nuova sostanza, il mefedrone, è stato riscontrato solo a Bologna e Firenze con quantità rispettivamente di 2,9 e 0,9 mg giornalieri per 100 abitanti. Nella stessa direzione dei consumi di cannabis si osserva anche l’uso nell’ultimo anno di alcol, che viene indicato dall’81,1% dei maschi (1.180.000) e dal 74,3% delle femmine (oltre 1.000.000 studentesse) con un aumento più pronunciato tra le ragazze (+2,6%) rispetto ai maschi (+1,2%); in aumento anche gli episodi di ebbrezza sia tra i maschi (dal 37,8% al 38,1%) sia tra le studentesse (dal 29,4% al 31,6%). Per quanto riguarda le altre “classiche” droghe si assiste ad una continua riduzione dei consumi, trend già evidenziato da qualche anno ormai anche negli ultimi 12 mesi di cocaina (da 2,1% nel 2013 a 1,6% nel 2014), ecstasy (da 0,98% a 0,75%), eroina (da 0,36% a 0,22%) e inalanti (da 0,94% a 0,73%) sia tra i maschi che tra le studentesse, mentre l’assunzione di amfetamine nell’ultimo anno ha coinvolto circa 16.300 ragazzi e 10.000 ragazze, con un aumento dei consumi sopratutto tra le ragazze dell’80%, probabilmente anche per la ricerca di effetti anoressizzanti.
FONTE: ADUC 28/05/2014