CEIS, ALEMANNO INAUGURA PARCO DON PICCHI: “ESEMPIO SACERDOTE SOCIALE” – “E’ un momento importante per Roma, per il Ceis e per tutti noi. Don Mario rappresenta un esempio, è stato un grande sacerdote sociale che da un piccolo gruppo di persone è riuscito a portare il suo carisma in tutto il mondo. Dedicargli questo parco è il minimo che la città possa fare per una persona così importante”. Queste le parole del sindaco, Gianni Alemanno che, questa mattina, ha scoperto simbolicamente la targa toponomastica “Parco Don Mario Picchi”, in onore del sacerdote, scomparso all’ età di 80 anni, il 28 maggio del 2010, che fondò, negli anni ’70, il Ceis: Centro italiano di Solidarietà, per il recupero dei tossicodipendenti. Il parco a lui dedicato si trova nel quartiere Garbatella, in via dell’ Accademia Aldina, a pochi passi dal centro principale del Ceis di via Ambrosini. “L’ ultima volta che ho visto Don Mario – ha ricordato il sindaco – aveva il respiratore ad ossigeno e mi parlava del centro di Capannelle con una calma ed una profondità impressionanti, nonostante l’ evidente sofferenza. Io ho visto una virtù eroica in quel comportamento. Dobbiamo riflettere tutti – ha concluso – perchè c’è un riconoscimento più profondo da fare a Don Mario, che ha a che vedere con la spiritualità e il divino”. Sul palco, allestito per l’ occasione, sono intervenuti, tra gli altri: Vittorio e Franco Picchi, fratelli di Don Mario, l’ assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico, Dino Gasperini, l’ attuale presidente del Ceis, Roberto Mineo, il presidente del Municipio XI, Andrea Catarci e e il direttore dell’ Agenzia capitolina sulle tossicodipendenze, Massimo Canu. Ringraziano l’ amministrazione ed il sindaco i fratelli di Don Picchi, per i quali “un riconoscimento come questo è molto importante” ed è soddisfatto l’ assessore Gasperini, per essere riuscito ad “accelerare i tempi per l’ approvazione, che è avvenuta – ha raccontato – quasi in ‘ standing ovation’ alla Commissione per la toponomastica”. “E’ un momento importantissimo” anche per il Municipio XI, ha ribadito Catarci, “e lo è per tutto il microcosmo che gira intorno al Ceis, una realtà sempre più complessa e articolata, in grado di dare risposte a tante problematiche sociali”. Roberto Mineo, attuale presidente del Ceis, ha ricordato come Don Mario “con la sua fede e il suo coraggio ha restituito la vita a migliaia di ragazzi ed ha riunito altrettante famiglie, gettando i suoi semi di solidarietà oltre i confini europei”. Infine Mons. Schiavon ha benedetto la targa e i presenti, perchè l’ opera di Don Mario “possa continuare grazie alla sua intercessione, ma anche alla nostra collaborazione”.
fonte: Omniroma
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